La sperimentazione audiovisiva: storie, tecniche, teorie, visioni;

Seminario a cura del dott. Bruno Di Marino

8 - 9 Novembre 2008

09.00 - 13.00   /  15.00 - 19.00

Ingresso Gratuito

Nell'arco degli ultimi venti anni l'immagine in movimento ha subito delle radicali trasformazioni tanto dal punto di vista del linguaggio quanto della tecnica, pensiamo solo  alle conseguenze ontologiche dovute al passaggio dall'analogico al digitale e all'interfaccia cinema/computer. L'area della sperimentazione, che per lungo tempo è stato considerato un settore di nicchia, ha gradualmente acquistato un'importanza sempre maggiore; per esempio un genere come il videoclip musicale ha influenzato sempre più il cinema di fiction; la cosiddetta videoarte (o creazione video) ha abbandonato il puro ambito specialistico dell'arte contemporanea diventando più "popolare", e così via. Non ci possono infatti essere barriere o distinzioni tra le opere, se non il rigore di una ricerca all’insegna della qualità e dell’innovazione.

Nonostante oggi, nell’era di You-Tube, siamo bombardati da milioni di immagini di ogni tipo, per comprendere meglio quella che può essere considerata una storia parallela delle immagini in movimento, che scorre affianco - a volte intrecciandosi - alla storia del cinema ufficiale o di finzione, è necessario contestualizzare opere, autori, movimenti, oltre che utilizzando un linguaggio sempre chiaro ed esplicativo, mostrando soprattutto film e video ancora oggi difficilmente visibili.

Il workshop è intensivo e si concentra in due giorni per un numero complessivo di 16 ore circa, incluse la proiezioni di numerosi materiali. L’obiettivo è quello di analizzare i vari generi – o meglio territori della sperimentazione audiovisiva – tracciandone le linee storiche e tentando di individuare le principali caratteristiche estetiche, attraverso un approccio necessariamente multidisciplinare (cinema, fotografia, arti visive, video, televisione, infografica, web, ecc.).

Infine il workshop affronterà questioni connesse con la diffusione della sperimentazione audiovisiva, relative alla conversazione, al restauro, all’edizione in dvd, all’utilizzo su internet, alla programmazione all’interno di festival e retrospettive.

 

 

Queste in sintesi le 4 aree affrontate

 

Il cinema sperimentale
Si parte dall'analisi del pre-cinema e della cronofotografia analizzando poi approfonditamente il periodo delle avanguardie storiche dal 1920 al 1930, mettendo in evidenza la modernità di tali ricerche in rapporto alla sperimentazione odierna. Si continua la ricostruzione secondo un ordine cronologico per facilitarne meglio la comprensione e la contestualizzazione rispetto al cinema "ufficiale". Per questioni di tempo ci si soffermerà maggiormente sull'underground americano e italiano degli anni '60, arrivando alle ultime tendenze del cinema sperimentale che, in alcuni paesi come Canada, Austria e Francia, continua ad avere un’intensa produzione; tra i generi più diffusi negli ultimi anni, sia analogico che digitale, c’è per esempio il found-footage, un filone specifico del cinema sperimentale che si basa sulla rielaborazione dei materiali di repertorio.
 
Il cinema d'animazione sperimentale
Strettamente collegata alla prima area è naturalmente il campo dell’animazione sperimentale, che affonda le radici sempre nel periodo delle avanguardie, grazie al cinema astratto tedesco degli anni '20. Saranno poi illustrati i successivi sviluppi tra America ed Europa (con particolare attenzione ai paesi dell’Est), soffermandosi anche su singole figure: da Lye a McLaren, da Svankmajer a Rybczynski, da Harry Smith ai fratelli Quay. Ampio spazio sarà dato alle tecniche, alle nuove frontiere della computer animation 3-D, affrontando anche il tema cruciale del rapporto tra sperimentazione e mercato (l’esempio della PIXAR)

Le arti elettroniche e digitali

Nata a metà degli anni '60 la cosiddetta "videoarte" o creazione video negli ultimi quarant'anni si è sviluppata in differenti direzioni (documentazione di azioni e performance, narrazione, ecc.), acquistando diverse forme (come per es. l'installazione, l'interattività, l'ipertestualità). Dalle sperimentazioni dei primi anni ’70 fino alle installazioni interattivi (per esempio gli ambienti sensibili realizzati da Studio Azzurro), si toccheranno le tappe fondamentali di una pratica creativa sospesa tra arti visive e immagini in movimento. Tra gli autori affrontati si va da Bill Viola a Marina Abramovic, dalla Ahtila a Robert Cahen.

Il videoclip musicale
Nato ufficialmente nel 1981 con MTV, il clip musicale ha in realtà origini molto più antiche. Ma è soprattutto negli ultimi anni, grazie ad autori altamente innovativi, che questo genere è divenuto esteticamente innovativo, condizionando irreversibilmente il nostro immaginario audiovisivo. Autori come Mondino, Cunningham, Gondry, Glazer, Romanek, Sigismondi, Fincher e tantissimi altri, sono la prova che si può sperimentare anche sotto committenza, misurandosi con una forma audiovisiva che ha anche una sua funzione “commerciale”.

 

IL DOCENTE

Bruno Di Marino (Salerno 1966), storico dell'immagine in movimento, è tra i maggiori studiosi italiani di sperimentazione audiovisiva e new media. Tiene corsi e conferenze in diverse università e accademie di belle arti. Ha fondato nel 1993 e diretto fino al 2001 la videoteca del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell'Università "La Sapienza" di Roma. Ha curato inoltre diversi festival, numerose rassegne e retrospettive in Italia e all'estero. E' direttore della collana di dvd "Interferenze" per le edizioni Rarovideo. Tra i suoi libri ricordiamo: Animania. 100 anni di esperimenti nel cinema d'animazione (Il Castoro, 1998); Sguardo inconscio azione. cinema underground e d'artista a Roma (1965-1975)(Lithos, 1999), Clip! – 20 anni di musica in video (1981-2001)(Castelvecchi, 2001), L'ultimo fotogramma. I finali del cinema (Editori Riuniti, 2001), Interferenze dello sguardo. La sperimentazione audiovisiva tra analogico e digitale (Bulzoni, 2002); Studio Azzurro – tracce, sguardi e altri pensieri (Feltrinelli, 2007); La posa e il movimento. Fotografia fotogramma film (Bollati Boringhieri - di prossima pubblicazione). Ha scritto su decine di riviste specializzate. I suoi saggi sono stati pubblicati in Francia, Belgio, Portogallo, Germania, Russia, Giappone, Cina e Ungheria.

 

La presente iniziativa è realizzata con il contributo della Provincia Autonoma di Bolzano - Cultura Italiana.


 TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE
Share on Facebook Tweet This Share on LinkedIn Share on Google+ Share on reddit Share on Pinterest